alysonshade wrote:Holly, I forgot that you're Italian, so you can read the original text!
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La Repubblica, February 5, 2011
I pattini d’oro di Lysacek
“La mia danza sul ghiaccio
per conquistare Hollywood”Basta gare, solo show: Magari torno nel 2014”Di Emanuela Audisio
RomaIl ragazzo che studiò gli uccelli per diventare re stasera si esibirà a Roma. Evan Lysacek, un anno fa, vinse l’oro olimpico nel pattinaggio artistico. Ora se la gode. Sempre sul ghiaccio:
“Vivo a Hollywood, mi alleno sempre, ma senza quella terribile pressione olimpica. I Giochi possono essere un’ossessione: ero recluso nel mio mondo, non frequentavo nessuno, avevo paura di prendere malattie, di essere contagiato, magari anche un’influenza. La mia testa era sempre lì, all’esercizio che dovevo fare. Per il resto ero un automa. A dieta: frutta, verdure e proteine. E non riuscivo a dormire bene: sapevo di lavorare sodo, ma mi angosciavo; e se quella sera lì mi si slaccia il vestito, i pattini? Del ghiaccio non ti puoi mai fidare, e poi se ti viene un male, devi continuare ad allenarti, due volte al giorno. Riposavo solo la domenica. Avere equilibrio è importante, ma per ottenere qualcosa di grande devi anche essere capace di perderlo.”
Lei è stato il primo americano oro nell’artistico, 22 anni dopo Boitano.“Sì. Anche per questo il comitato olimpico Usa mi ha appena nominato sportivo dell’anno. Penso di essermelo meritato. Per avere più capacità interpretativa mi sono anche spinto nei boschi del Canada, dove vive la mia coreografa Lori Nichol:”
Ha vagato per Toronto alla ricerca del volo degli uccelli?“Sì. Sono stato ore ad osservarli, anche quelli che stanno sui pali della luce. E dire che io non li ho mai sopportati. Però hanno ali morbide, muovono il collo con agilità, sono flessuosi quiando volano. Io invece rigido come un baccalà, impalato anche con le braccia.”
Lo stesso metodo di recitazione di Lee Strasberg: vivi coi matti se devi fare la parte di un matto.“Sì. Mi è servito. Mi sono sciolto. Odiavo anche la musica russa e Stravinskj. Però sono riuscito a battere lo zar Plushenko sul suo campo. Sono diventato più russo, più capace di trasmettere emozioni, grazie anche al lavoro con la prima ballerina Galina Balinova.”
Lo zar spodestato non l’ha presa bene. Tra Usa e Russia su ghiaccio sembrava essere tornata la guerra fredda.“Sì, peccato, perché quella di Vancouver è stata una grande gara tra veri campioni. Ma la pressione gioca brutti scherzi. Non ritenevo utile inserire il salto quadruplo nel mio programma, troppo rischioso.”
Plushenko l’ha accusata di essere un ballerino, non un atleta.“Sono stato perfetto. Mi sono molto sacrificato. Un anno dopo non cambierei nulla di quella prestazione, non ho sbagliato un dettaglio, anche perché avevo provato e riprovato migliaia di volte.”
Sportivo preferito?“Sono di Chicago, quindi dico Michael Jordan. L’ho visto vincere con i Bulls e ai Giochi di Barcellona con il Dream Team. Mi piace anche l’uomo. Un signore, rispettava gli avversari, non lo trovo un difetto.”
Lei si allenava da Carroll con Carolina Kostner, ha consigli?“Tenga duro, un giorno raccoglierà. Ho saputo che ha problemi al ginocchio e che deve decidere se operarsi visto che a marzo ci sono i mondiali. Carolina è molto alta e veloce, questo sui salti le dà problemi. Ma è una grande lady, una signora di sportività.”
Ci sarà ai Giochi di Sochi nel 2014?“Forse torno, ma ancora non ho deciso, non lo escludo. Ho il vantaggio che adesso so cosa ci vuole per vincere le Olimpiadi. Per ora sono contento di pattinare in Italia dove c’è un pubblico competente, che apprezza certi passaggi. In altri posti a volte ci applaudono e uno si chiede: perché?”
Come vive?“Indaffarato. Ho parrtecipato a un programma televisivo, recitato in un film-documentario, faccio spettacoli. Certo se dico che vivo a Hollywood e voglio fare l’attore sono banale. Una medaglia d’oro olimpica serve anche a questo: ad avere più scelta e visibilità. E più pubblico. Io volevo diventare come Michael Jordan, chissà se qualche bambino da grande vorrà fare come Lysacek.”